mia figlia ha l'adhd - che devo fare?
Ricevere una diagnosi di ADHD per la propria figlia può essere un momento carico di emozioni contrastanti: sollievo per aver finalmente compreso le ragioni di certi comportamenti, ma anche preoccupazione per il futuro. Affrontare questa nuova fase richiede consapevolezza, organizzazione e un approccio positivo. Ecco alcune indicazioni per gestire al meglio la situazione.
Informarsi sull’ADHD
Il primo passo è acquisire conoscenze affidabili. L’ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività) è un disturbo del neurosviluppo che può influenzare l’attenzione, il controllo degli impulsi e il livello di attività motoria. Leggere libri, consultare fonti scientifiche e partecipare a incontri informativi con specialisti aiuta a capire meglio le caratteristiche del disturbo. Più si conosce l’ADHD, più sarà semplice comprendere i comportamenti di tua figlia senza cadere in giudizi o sensi di colpa.
Collaborare con professionisti
La diagnosi non è un punto di arrivo, ma l’inizio di un percorso condiviso. Pediatri, neuropsichiatri infantili, psicologi e insegnanti sono figure chiave per costruire un progetto educativo e terapeutico personalizzato. Non esitare a fare domande, esprimere dubbi e chiedere chiarimenti: la collaborazione attiva è fondamentale per individuare strategie efficaci.
Creare routine chiare e prevedibili
Le bambine con ADHD traggono grande beneficio da ambienti strutturati. Stabilire orari regolari per i pasti, lo studio, il gioco e il sonno riduce lo stress e aumenta la capacità di concentrazione. Usare calendari, tabelle o promemoria visivi può aiutare la bambina a sentirsi più sicura e meno disorientata.
Rinforzare i comportamenti positivi
È facile concentrarsi sulle difficoltà, ma valorizzare i successi, anche piccoli, ha un impatto enorme sull’autostima. Un complimento sincero, un rinforzo positivo o un sistema di ricompense aiuteranno la bambina a sviluppare motivazione e consapevolezza delle proprie capacità.
Gestire le emozioni di tutta la famiglia
L’ADHD non coinvolge solo la bambina, ma l’intero nucleo familiare. Frustrazione, stanchezza e senso di impotenza sono normali, ma vanno affrontati. Cercare momenti di dialogo, condividere i progressi e, se necessario, partecipare a gruppi di supporto può fare la differenza. Le famiglie che si sentono sostenute riescono a mantenere un clima sereno e collaborativo.
Collaborare con la scuola
Informare le insegnanti e costruire insieme a loro un piano educativo individualizzato permette di ridurre le difficoltà in classe. Strategie come pause frequenti, istruzioni brevi e chiare o l’uso di strumenti compensativi possono migliorare notevolmente il rendimento e la partecipazione scolastica.
Coltivare i punti di forza
Ogni bambina con ADHD ha talenti, interessi e passioni da scoprire. Sport, musica, attività creative o laboratori pratici possono diventare occasioni per sviluppare fiducia e competenze. Valorizzare ciò che entusiasma la bambina è fondamentale per il suo benessere emotivo.
In conclusione, la diagnosi di ADHD non deve essere vissuta come un ostacolo insormontabile, ma come un punto di partenza per comprendere meglio la propria figlia e sostenerla nella crescita. Con informazione, collaborazione e un approccio positivo, è possibile trasformare le difficoltà in opportunità di sviluppo e serenità per tutta la famiglia.
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