ADHD disattentivo, che vuol dire?
L’ADHD, o Disturbo da Deficit di Attenzione/Iperattività, è comunemente associato a iperattività e impulsività. Tuttavia, esiste una variante meno appariscente ma altrettanto significativa: l’ADHD di tipo disattentivo. Questa forma, spesso trascurata, si manifesta principalmente attraverso difficoltà di concentrazione e gestione dell’attenzione, senza la componente di iperattività motoria che caratterizza le altre tipologie.
Le persone con ADHD di tipo disattentivo tendono a mostrare una serie di specifiche caratteristiche. Innanzitutto, la loro difficoltà principale risiede nel mantenere l’attenzione su compiti prolungati o ripetitivi. Attività che richiedono concentrazione sostenuta, come leggere un testo lungo, seguire una lezione o completare un lavoro d’ufficio, diventano rapidamente fonte di distrazione. Non si tratta di pigrizia o scarso interesse, ma di una reale difficoltà neurocognitiva nel filtrare gli stimoli e mantenere il focus su un singolo compito.
Un’altra caratteristica tipica è la tendenza a dimenticanze frequenti. Appuntamenti, scadenze e piccoli dettagli della vita quotidiana possono sfuggire con facilità. Spesso, questi individui appaiono “sbadati” o poco organizzati agli occhi degli altri. In realtà, la loro mente è costantemente attraversata da flussi di pensieri e stimoli, rendendo complesso mantenere una struttura mentale stabile.
L’ADHD disattentivo si manifesta anche attraverso una difficoltà a seguire le istruzioni complesse. Non perché manchi la comprensione, ma perché la capacità di gestire sequenze di informazioni si interrompe facilmente. Ad esempio, un insegnante o un superiore può fornire una serie di passaggi da seguire per completare un compito, e la persona con ADHD disattentivo potrebbe dimenticare i passaggi intermedi o cambiare involontariamente l’ordine.
Dal punto di vista comportamentale, le persone con questa tipologia di ADHD non attirano spesso l’attenzione come quelle iperattive. Non disturbano la classe, non si muovono in continuazione, non interrompono le conversazioni. Per questo, molti casi rimangono inosservati fino all’adolescenza o all’età adulta. Spesso, è il rendimento scolastico o lavorativo a far emergere le difficoltà, soprattutto quando le richieste di concentrazione aumentano.
Un aspetto fondamentale da comprendere è che l’ADHD di tipo disattentivo non è un deficit di intelligenza. Al contrario, molte persone con questa condizione possiedono capacità creative e intuitive particolarmente sviluppate. Tuttavia, la difficoltà nel mantenere l’attenzione e la tendenza a procrastinare possono creare frustrazione e incidere sull’autostima.
Le conseguenze emotive non sono da sottovalutare. Sentirsi “sempre in ritardo”, “sopraffatti” o incapaci di rispettare le aspettative può portare a stress, ansia e senso di inadeguatezza. Per questo, il riconoscimento precoce e l’intervento mirato sono fondamentali. Strategie come la suddivisione dei compiti in passaggi più piccoli, l’uso di promemoria visivi o tecnologici e la creazione di routine stabili possono fare una grande differenza.
Infine, è importante sottolineare che l’ADHD di tipo disattentivo è una condizione cronica ma gestibile. Con il giusto supporto psicologico, eventuali trattamenti farmacologici e un ambiente strutturato, le persone che ne soffrono possono raggiungere i propri obiettivi e valorizzare le proprie qualità uniche. La consapevolezza e la comprensione di questa specifica forma di ADHD sono il primo passo per costruire percorsi di vita più equilibrati e soddisfacenti.
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