la concezione del Tempo nelle persone con ADHD

La concezione del tempo nelle persone con ADHD

La percezione del tempo nelle persone con ADHD (Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività) è un argomento di grande interesse, sia per chi convive con questa condizione, sia per familiari, insegnanti e professionisti della salute mentale. L’ADHD non influisce solo sull’attenzione o sull’energia, ma ha un impatto profondo anche sul modo in cui si percepisce e si gestisce il tempo.

Time blindness e gestione quotidiana

Chi ha l’ADHD spesso sperimenta la cosiddetta “time blindness”, una cecità temporale. Non significa non saper leggere l’orologio, ma vivere il tempo in modo diverso, come se scivolasse via senza accorgersene. Le persone con ADHD possono avere difficoltà a stimare la durata delle attività, a rispettare scadenze e a distinguere tra ciò che è urgente e ciò che può essere rimandato. Questa alterata percezione temporale influisce sulla gestione della vita quotidiana, generando frustrazione e la sensazione di essere sempre “in ritardo”.

Polarizzazione tra “adesso” e “non adesso”

Uno dei fenomeni più comuni è la suddivisione del tempo in due sole categorie: ciò che accade ora e tutto il resto. Gli impegni futuri vengono percepiti come lontani e astratti, mentre le scadenze a breve termine diventano urgenti solo all’ultimo momento. Questa polarizzazione porta spesso a procrastinazione e corsa finale contro il tempo.

Difficoltà di stima e cicli di procrastinazione

Stimare la durata delle attività può essere complicato: alcuni compiti appaiono interminabili e scoraggianti, inducendo a rimandarli; altri vengono sottovalutati, portando a ritardi e stress. Questo meccanismo alimenta il classico ciclo ADHD di procrastinazione, affanno e pressione finale.

Iperfocus e creatività

Nonostante le difficoltà, la concezione del tempo nell’ADHD ha anche lati curiosi e creativi. Alcune persone sperimentano l’iperfocus, stati di concentrazione intensa in cui il tempo sembra scomparire. Ore intere possono volare mentre si è assorbiti in attività stimolanti o gratificanti.

Strategie pratiche per gestire il tempo

Supporti visivi e strumenti pratici possono aiutare a “rendere visibile” il tempo: timer, orologi digitali, agende colorate e promemoria sonori. Suddividere le attività in micro-obiettivi con scadenze chiare permette di ancorare la percezione del tempo alla realtà e ridurre l’astrazione delle ore.

Gentilezza verso sé stessi

Comprendere la relazione tra ADHD e tempo significa anche sviluppare compassione verso sé stessi. Le difficoltà non derivano da pigrizia o mancanza di volontà, ma da un diverso funzionamento del cervello. Conoscere il proprio rapporto con il tempo e adottare strategie personalizzate aiuta a ridurre lo stress, migliorare la produttività e favorire una vita più equilibrata.



In sintesi, la concezione del tempo nell’ADHD è un intreccio complesso di sfide e opportunità, che richiede consapevolezza, strumenti pratici e un approccio comprensivo verso sé stessi e verso chi vive questa esperienza ogni giorno.

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