Distinguere Stanchezza e Mancanza di Stimolazione per una Vita Migliore

In breve

  • Capire la differenza tra stanchezza fisica, mentale e noia
  • Riconoscere quando il cervello ha bisogno di stimoli, non di riposo
  • Strategie pratiche per gestire la mancanza di stimolazione
  • Consigli per prevenire il sovraccarico e ridurre la frustrazione

Quando la stanchezza non è solo stanchezza

Hai mai avuto giornate in cui ti senti completamente scarico, ma poi ti rendi conto che non hai fatto nulla di particolarmente faticoso? Con l’ADHD succede spesso di confondere la stanchezza con la mancanza di stimolazione. Il corpo sembra dire “basta”, ma in realtà il cervello sta solo gridando “mi annoio!”.


Stanchezza fisica e mentale: come distinguerle

La stanchezza fisica arriva dopo aver usato davvero il corpo: una lunga camminata, pulizie intense, sport. Si sente nei muscoli, a volte con dolori o pesantezza.


La stanchezza mentale, invece, è più subdola. Può comparire dopo ore di lavoro al computer, riunioni, studio o multitasking. Ti senti esausto, ma non sempre riesci a dormire subito perché il cervello resta attivo.


Con l’ADHD esiste un terzo stato: la noia travestita da stanchezza. Non hai fatto molto, ma ti senti svuotato. È il cervello che, senza stimoli adeguati, si spegne e ti fa percepire una sorta di finta fatica.


Come riconoscere la mancanza di stimolazione

Ecco alcuni segnali che indicano che sei più annoiato che stanco:

  • Ti senti irrequieto ma pigro allo stesso tempo.
  • Ti basta iniziare un’attività interessante per “risvegliarti”.
  • Il riposo passivo (letto, divano, scroll infinito) non ti ricarica.


Fai una prova: se cambi scenario, ascolti musica energica o inizi qualcosa di creativo e l’energia torna, probabilmente non eri stanco, solo poco stimolato.


Strategie pratiche per riattivarti

Quando capisci che è mancanza di stimolazione, puoi provare a:

  • Fare una pausa attiva: alzati, muoviti, balla per 5 minuti.
  • Passare a un’attività nuova e più interessante.
  • Spezzare compiti noiosi in micro-step, così da darti micro-ricompense.
  • Cercare stimoli sensoriali: musica, luce naturale, colori vivaci.


Al contrario, se è vera stanchezza, concediti riposo vero: sonnellino breve, respirazione lenta, o una passeggiata leggera all’aria aperta.


Conclusione

Distinguere tra stanchezza e noia è un piccolo superpotere per chi ha l’ADHD. Ti aiuta a non sentirti pigro senza motivo e a trovare strategie più efficaci per ricaricarti. Ricorda: ascoltare il tuo corpo e il tuo cervello è la chiave per gestire meglio le energie e ridurre la frustrazione quotidiana.

L’articolo in pillole

  • La stanchezza può essere fisica, mentale o legata alla noia.
  • Con l’ADHD la mancanza di stimoli può sembrare esaurimento.
  • Se un’attività interessante ti “riaccende”, non eri davvero stanco.
  • Pausa attiva e cambi di scenario aiutano a ricaricarsi.
  • Riconoscere la differenza riduce frustrazione e sensi di colpa.

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